domenica 31 gennaio 2010

Asimov e il picco del petrolio

Mi ha colpito sentir dire da un personaggio di Asimov, in un racconto del 1974:

"Al nostro attuale ritmo di consumo, il petrolio di cui disponiamo sarà praticamente esaurito nell'anno 2000. Ritornare al carbone ci porterà un mucchio di problemi, mentre fare affidamento sui reattori a fissione autofertilizzanti comporterà l'eliminazione di enormi quantità di scorie radioattive. Proverei una reale inquietudine se non finissimo di sviluppare i reattori a fusione per, diciamo, il 2010."

(I tre numeri, in: Dodici casi per i Vedovi Neri)

É il 2010.
Provo una reale inquietudine.

4 commenti:

  1. Proprio stamane, alla terza keynote del SolidWorks World, lo speaker faceva notare che le leggi della robotica sono del 1942.
    Poi a scuola per tre anni ti fanno leggere [omissis].

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  2. Buongiorno, spero di non disturbare con il mio piccolo commento. Ci sono persone che non credono al picco del petrolio...quindi pensano che sia una risorsa inesauribile e perchè no una rinnovabile!!!
    mah...
    magari leggersi il libro di Rifkin...

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  3. Non vorrei dire una stupidaggine in quanto non sono ferrato nelle date ma nella data della crisi petrolifera americana è stato pubblicato il rapporto del club di Roma che è stato ripreso da molti media americani e ha avuto un forte eco anche in Europa e in Italia.

    I giornali hanno letto a modo loro il rapporto e hanno diffuso alle masse un dato e cioè che il petrolio sarebbe stato esaurito nel 2000:

    http://aspoitalia.blogspot.com/2007/05/leggende-sul-club-di-roma.html

    In realtà il rapporto non lo dice. Ma questo dice che Asimov non ha letto il rapporto sui limiti dello sviluppo del Club di Roma ma si è basato sulle banalità dei giornalisti.

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