martedì 17 febbraio 2009

Dittatori Globali

Sul numero di Internazionale di questa settimana (che vale anche solo per la copertina!) Binyavanga Wainaina, uno scrittore e giornalista keniano che scrive per il giornale sudafricano Mail & Guardian, fornisce consigli ad un ipotetico presidente africano aspirante dittatore.
E' uno degli articoli che fortunatamente si possono leggere per intero anche on-line.

Alcuni punti però suonano fin troppo familiari:
Regola numero 1. Cerca di essere l'uomo più ricco del tuo paese.

Regola numero 2. Raccogli tutti gli uomini più poveri, stupidi e violenti del tuo paese e falli diventare ricchi. Non dargli denaro, ma un posto in cui possano rubare. Gli stupidi non risparmiano.

Regola numero 3. Fa felice l'America o la Cina. Fa molto felici Israele e l'Arabia Saudita. [...] Vai a trovare Gheddafi. Nomina la più importante top model del tuo paese ambasciatrice. Falle indossare la minigonna quando presenta le sue credenziali a Nicolas Sarkozy.

Regola numero 5. Concedi a tutte le ong e a tutti i paesi donatori la possibilità di aiutare i contadini che muoiono di fame nelle tue campagne. [oppure: regala social cards] Così i poveri voteranno per te perché hanno ricevuto gli aiuti alimentari (come accade in quasi tutti i paesi africani).

Regola numero 6. Mantieni i tuoi cittadini ignoranti e improduttivi. Per la loro sopravvivenza vedi regola numero 5.

Regola numero 7. Cerca di diventare anche un leader tribale. Incontra i personaggi più importanti della tua tribù ogni mese e ricordagli che le altre tribù vi uccideranno tutti se abbandonerete il potere. La voce si diffonderà e quando scoppierà il casino i vostri uomini impugneranno il machete. In Africa, "tribù" significa tutti quelli che parlano la tua lingua e a cui dai regolarmente soldi e posti di lavoro nell'amministrazione pubblica. Proprio come facevano i colonialisti.

Regola numero 8. Se non puoi annientarli, infiltrati in tutti i sindacati e le organizzazioni della società civile formati da africani istruiti. Dai contadini ai genitori, dagli insegnanti ai gruppi religiosi… Questi ultimi sono molto pericolosi, soprattutto i cattolici, perché devono rendere conto al loro dittatore in Vaticano, che è più ricco di te. Devi fare in modo che la società civile non riesca ad agire. Se i tuoi cittadini non possono organizzarsi intorno a questioni come il lavoro o l'istruzione, dovranno farlo intorno alla tribù. E i tuoi ministri controlleranno le loro tribù come fai tu, perché sono più ricchi di tutti.

Regola numero 9. Riconosci tutte le organizzazioni della società civile che hanno un numero di sostenitori irrilevante. Così potrai dire che accetti qualsiasi critica, tanto nessuno li starà a sentire.

Regola numero 10. Avere una stampa libera è importante. Ma compra una quota di tutti i principali mezzi d'informazione e assicurati che critichino chiunque tranne te. Paga di nascosto qualche blogger per fargli scrivere, per esempio, che la tua politica economica è keynesiana, e impedirgli di dire che sei "un corrotto signore della guerra zulu".

Regola numero 11. Non mandare in Svizzera tutti i soldi che rubi e non darli a tua moglie. Compra buoni del tesoro americani e nascondili nella biblioteca dei tuoi figli (tanto non la useranno, papà è ricco). Non fare transazioni a nome di tua moglie. Né dei tuoi figli. Compra e vendi in euro e diamanti.

Regola numero 12. Sii gentile con gli altri dittatori del mondo, un giorno potresti aver bisogno della loro ospitalità. Partecipa a tutte le assemblee dell'Unione africana e porta dei regali. Per quanto riguarda i regali ai tuoi colleghi, i contanti vanno bene, l'oro è meglio e i buoni del tesoro sono l'ideale.
Torna buona una foto che avevo pubblicato a novembre.

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