martedì 20 gennaio 2009

Necrologio condiviso (shared obituary)

Si potrebbe dire che l'avevo sulla punta della lingua, ci stavo girando intorno. Basterebbe mescolare un post-mortem e una shared biography e cosa pensate che ne verrebbe fuori?
Però ancora non si era accesa quella lampadina che illumina l'oscura camera del mio cervello rivelando quello che era lì da sempre oppure di passaggio.

E così mi sono fatto fregare questo brevetto: Method and system for capturing memories of deceased individuals.

Apro una piccola parentesi per fugare i sospetti (per chi avesse già letto post-mortem) che sia in una fase depressivo-suicida, e quindi a chi si chiede "ma come fa uno ad imbattersi per caso in questo brevetto?" rispondo che stavo cercando un brevetto di Pincelli C e questo è di Pincelli F.

Il fascino del titolo però ha impedito che lo cestinassi immediatamente come non corrispondente ai criteri della mia ricerca.
Subito, poichè spesso leggo improbable researches nel campo della risonanza magnetica cerebrale, ho pensato che avessero brevettato una tecnica per estrarre da un cervello ancora non completamente spento gli ultimi ricordi come dalla scatola nera di un aereo precipitato o, perchè no, un intero backup della memoria se la morte era sopravvenuta improvvisamente e non si era provveduto in tempo.

Invece qui il problema è un altro, e ben più serio:
Oggi quando qualcuno muore, tocca spesso ad un familiare o ad un amico intimo scriverne un necrologio. Ne deriva che questi sono quasi sempre scritti e da un singolo punto di vista, quello di chi li scrive. Inoltre, le informazioni per questi necrologi sono raccolte in un momento in cui parenti e amici sono sotto shock. Per cui questi necrologi non ritraggono accuratamente il morto e non ne forniscono una comprensione esaustiva. Infine, questi necrologi sono in genere distribuiti solo ai giornali locali mentre l'individuo avrebbe potuto essere conosciuto da molte persone anche in giro per il mondo.
Nel caso di persone famose e celebrità, sono sempre disponibili dei necrologi (i cosiddetti coccodrilli, NdT) che possono essere immediatamente riportati o stampati dai media in caso di decesso. Ma questo non riguarda la maggior parte delle persone.
C'è quindi bisogno di un sistema per raccogliere e distribuire informazioni relative ad individui deceduti che considerino il punto di vista di differenti soggetti, che possano quindi fornire una comprensione esaustiva del morto e che possano essere accessibili e distribuiti su larga scala.
Ce n'è davvero bisogno! Speriamo che l'abbiano brevettato solo negli Stati Uniti e che possa prendermi io il merito dell'iniziativa per l'Italia!

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