venerdì 23 gennaio 2009

Il Fuzzy pensiero

La logica fuzzy (detta anche logica sfumata o logica sfocata, anche se io ho sempre preferito la traduzione letterale di fuzzy "coperto di peluria" e l'avrei chiamata logica vellutata) è stata scoperta da me una quindicina di anni fa ma era già stata scoperta nel 1973 da Lofti Zadeh.

Lascio a wikipedia l'approfondimento per chi volesse farsi del male. O consiglio la lettura del libro sulla quale l'ho scoperta io, "il fuzzy pensiero" di Bart Kosko uno degli allievi più brillanti di Zadeh.

Mi è tornata in mente a proposito del colore delle lune.
L'illusione ottica è il primo segnale dell'insufficienza del nostro pensiero fondato sulla logica classica. Nella logica classica la luna è bianca o nera. Nella logica fuzzy una luna bianca ad un grado di 0,5 e nera ad un grado di 0,5 è identica ad una nera ad un grado di 0,5 e bianca ad un grado di 0,5. Notate che il grado di appartenenza nella logica fuzzy è ben diverso dalla probabilità che una luna sia bianca o nera. Infatti la probabilità caratterizza il sistema, ma una volta scelta una luna quella torna ad essere 0 o 1, mentre l'appartenenza fuzzy caratterizza il singolo elemento. Anche questo è spiegato semplicemente su wikipedia.

Nel campo delle idee noi persone civili siamo già abituate al fatto che non si può sempre avere ragione ... ma siamo ben lontani dal convincerci che in ogni idea che abbiamo c'è immancabilmente un certo grado dell'idea opposta.

Figuriamoci nel campo della morale dove bisogna ogni volta decidere se una cosa è giusta o sbagliata, approsimando il meno possibile!

Il temuto relativismo, si dice, porta ad eliminare ogni punto di riferimento. Se non c'è più nulla di vero o falso, giusto o sbagliato, come si può andare avanti? Siamo impotenti.

Ma la logica fuzzy non dice questo, anzi.

C'è il vero e il falso, il giusto e lo sbagliato, il bello e il brutto, il bianco e il nero dentro ogni cosa ed ognuno. Siamo totipotenti.

1 commento:

  1. Solo un "chiarimento": la luna come scrive in modo chiarissimo Paola nel suo libro da me osannato, E' GRIGIA.
    Le illusioni a cui fa riferimento non sono legate ad una indecidibilità o peggio ancora ad un relativismo. Il determinismo (forse meglio parlare di riduzionismo) è un argomento che ho avuto l'onore di dibattere a suo tempo in un blog anche con l'autrice stessa. E' invece, a mio modo di vedere, comprendere i limiti dei nostri sensi che sono evoluti non per renderci membri di un consiglio tribunalizio che stabilisca "la verità", ma perchè la capacità di discriminare chiariscuri o colori fornisce a chi li possiede un vantaggio (appunto evolutivo) rispetto a chie ne discrimina di meno (ecc.... mi sembro un po' troppo didascalico stasera).
    E' proprio questo fatto che mi induce a diffidare di chi "sentenzia" o "pontifica". Il relativismo, sempre a mio modo di vedere è tutt'altra storia che qui viene smascherata. E' una "scusa" per sostenere che la realtà sia diversa secondo il punto di vista. La realtà è quella (ovvero la capacità di riflessione di onde magnetiche legate alle sostanze che costituiscono la superfice lunare) la tua capacità discriminatoria è fallace poichè evoluzionisticamente non ha prevalso la capacità di generare un "occhio" perfetto, o come si dice di quei musicisti che analogamente nei suoni sono in grado di interpretare il valore della frequenza di un suono in modo assoluto e non come tutti in modo relativo.
    Il piacere di riprendere argomenti come questi è per me immenso e spero che si possa alimentare una discussione in proposito (al limite anche su Anobii). Ovviamente sarebbe per me fantastico risentire in proposito il parere di Paola, che purtroppo non mi capita più di incontrare nei blog come un po' di tempo fa.
    Ciao

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