venerdì 6 marzo 2009

Lo stato uccide

Il mese scorso si è fatto un gran parlare del ruolo che dovrebbe o non dovrebbe avere lo stato relativamente a certe scelte dei cittadini che possono determinare la morte, mi riferisco al caso di Eluana.

Molti commenti erano del tono di questo, emblematico, del Comitato Verità e Vita:

"L’eversiva sentenza della magistratura italiana, blindata addirittura dal nulla osta delle Sezioni riunite della Cassazione, prima che una condanna a morte è una ancor più tragica “licenza di uccidere”. Al cittadino Englaro la decisione se fare o no quello che lo Stato gli consente.

Ancora non ha eseguito o fatto eseguire il gesto omicida. E noi fortemente speriamo che ci ripensi.

Ma se sciaguratamente dovesse farlo, questa decisione omicida non sarà nella sostanza diversa dai milioni di decisioni omicide – anche queste consentite e finanziate dallo Stato – prese da padri, madri e medici in materia di aborto; nonché da quelle di genitori e medici che – nelle tecniche di fecondazione artificiale omologhe o eterologhe - obbligano i poveri figli concepiti in provetta ad un “percorso di guerra” che nove volte su dieci li uccide. Di questo, purtroppo, da troppo tempo si tace, favorendo il clima per una sentenza come quella sul caso-Englaro."

Oggi il tabaccaio mi ha suggerito una riflessione che non avevo fatto, nè letto, prima.

Questa decisione non sarà nella sostanza diversa da milioni di decisioni - anche queste consentite, finanziate e pubblicizzate dallo Stato - prese da tutti quelli che fumano (e lo dico da moderato fumatore) ogni volta che comprano un pacchetto di sigarette.

Però in quel caso lo Stato si limita scriverci sopra "il fumo uccide" come se il suo dovere fosse solo quello di avvisare, informare il cittadino. Come se Berlusconi avesse detto a Beppino Englaro "guarda che se interrompono l'alimentazione Eluana morirà".

E nessuno fa tutto quel parlare perchè lo Stato da questa licenza di uccidere (e uccidersi) anche ai minorenni.

Viene il dubbio che in tutte queste discussioni c'entri poco la difesa della Vita e meno ancora la difesa della Verità.

Forse perchè su alcuni morti lo Stato ci guadagna dei soldi e su altri no?

Per curiosità, e per non accusare invano, cerco sul sito del Comitato Verità e Vita la parola "FUMO".

Mi dicono che forse cercavo "BUONO" ...


Forse no...

2 commenti:

  1. Stai buono, va',
    che se ci ripensano ti tolgono quello ed altro.
    Ti dice niente il XVIII emendamento alla Costituzione USA?

    RispondiElimina

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