venerdì 13 agosto 2010

Grazie a tutti i fighetti che hanno comprato l'iPhone e l'iPad!

Non so se ve ne siete già accordi ma qualcosa sta cambiando in sordina e più in fretta di quanto mi aspettassi.
Molti siti di informazione negli ultimi anni stavano rincorrendo il mercato dei cellulari e degli smartphone creando versioni "mobili" adatte ad essere lette sui piccoli schermi di questi dispositivi. Erano versioni "light" dei siti originali oppure testi diffusi come xml. Bastava quindi un browser o un aggregatore di feed rss per accedere a questi contenuti. Gratis come internet!

Poi è arrivato l'iPhone con le sue apps e poi l'iPad con le sue apps. E così non basta avere un sito "mobile" ma per essere cool bisogna avere un "applicazione".
Anche perchè tutti sono abituati all'internet gratis ma l'applicazione ancora si paga, poco ma si paga.

E così, per fare un esempio in cui mi sono imbattuto oggi ma sono sicuro che ne seguiranno altri, il quotidiano Repubblica lancia l'applicazione Repubblica+ per iPad. Cioè per accedere con un iPad ai contenuti on-line di Repubblica non basta un browser ma serve un app. Che costa 3,5 euro a settimana.
E per non fare sentire gli applemaniaci gli unici sfigati disposti a pagare quello che finora era gratis cosa succede?
Da oggi quando provo a consultare il sito di Repubblica Mobile mi viene proposto, per andare oltre ai titoli delle news, un abbonamento da 2 euro alla settimana.
Wow! Calcolato che risparmio 1,5 euro alla settimana, fra un paio di anni avrò messo da parte i soldi per comprarmi l'iPad!

Grazie a tutti i fighetti che hanno comprato l'iPhone e l'iPad! E, con la loro disponibilità a comprare a pochi euro applicazioni che io non vorrei nemmeno gratis sul mio telefonino (un'italiano è diventato milionario con un app che fa una scoreggia!), hanno dato una bella accelerata alla fine dell'era delle informazioni gratuite in rete.

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